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Mototurismo nel Salento

MOTOTURISMO NEL SALENTO: ITINERARI

1. DA OTRANTO A GALLIPOLI

Punto di partenza è Otranto, splendida per il suo mare, è caratterizzata da una storia infinita, l’ex capitale bizantina del Salento è popolata di leggende. La più famosa riguarda “Bella Idrusa”. Per saperne di più, non bisogna fare altro che sedersi a uno dei tavolini dell’omonimo ristorante in via Lungomare Eroi 1: le avventure patriottiche della celebre cittadina sono scritte sulla tovaglietta.

Appuntamento per lo shopping in corso Garibaldi: nel negozio Oggettistica, d’angolo con via Cavour, si trovano anche i tipici portaspezie in terracotta. La passeggiata per i più romantici è lungo il Bastione Pelasgi, che si affaccia sullo scoglio illuminato in mezzo al porto. Saliti in sella, seguendo la costiera si giunge a Porto Badisco, una piccolissima insenatura considerata il paradiso dei bagnanti. Entrati in Santa Cesarea Terme, il sapore moresco di Villa Stichi crea una suggestiva atmosfera.

Continuiamo verso la volta della splendida cittadina di Castro, la perla del Salento, ad ammirare la Grotta Zinzulusa, scoperta da un vescovo nel 1793, ha una lunghezza di 140 metri e, all’interno, è possibile ammirare il presepio naturale formato dalle stalagmiti.

Di nuovo in strada, si prosegue alla volta di Leuca: il “tacco d’Italia”. Ma prima di raggiungere la fine della Puglia si passa per Gagliano del Capo: chi sogna spiagge esclusive e poco frequentate vada in quella del Ciolo.

A Leuca si è accolti da un faro imponente e da molti edifici eclettici e orientaleggianti, specie in via Tommaso Fuertes. Per spezzare il pomeriggio, ci sono sempre le gelaterie del lungomare.

Doppiano il capo, si risale verso Gallipoli. L’Adriatico lascia il posto allo Ionio che, qui, prende il nome di Golfo di Taranto. E, mentre i pescatori si danno appuntamento al porto di Torre Vado, dalle parti di Ugento si trovano i piloti di ogni età a inanellare qualche giro della Pista Salentina (10 minuti con il kart monoposto costano 10 euro; con il biposto, 14).

A Gallipoli mancano 25 chilometri che si snodano lungo le coste frastagliate e scogliose che ricordano vagamente i fiordi del Nord. Costruita su un’isola collegata a terra dal ponte secentesco, Gallipoli unisce il fascino delle città di un tempo al turbinìo della vita moderna. Per farsi un’idea della parte vecchia, percorrendo la Riviera Nazario Sauro, che passa lungo il perimetro delle antiche mura, ci s’imbatte in chiese e palazzi storici. Quella nuova, invece, con il suo grattacielo di cristallo (piazza Aldo Moro) che si affaccia sulla Fontana Greca e sul Castello Angioino, propone le vie dello shopping.

2. DA SANTA MARIA DI LEUCA AD OTRANTO

La Puglia in moto, itinerario lungo la costa più bella e suggestiva del Salento, da Santa Maria di Leuca a Otranto tra le curve più belle a picco sul mare.

La SP 81 è una delle strade da fare in moto più panoramiche di tutto il Salento e della Puglia, nonché una delle più belle di tutta Italia.

La strada è a ridosso del mare e passa attraverso splendide zone come Castro, Santa Cesarea Terme e Porto Badisco.

Il Salento è ormai noto in tutto il mondo per la bellezza delle sue spiagge, per le tradizioni culturali ed enogastronomiche, per i comuni antichi da visitare, la musica, gli eventi e il clima ideale tutto l’anno per visitarlo in moto. Il nostro itinerario ci porta dalla punta più a Sud del “tacco”, Santa Maria di Leuca, a Otranto, per circa 50 chilometri che saranno indimenticabili.

Santa Maria di Leuca: Si parte da Santa Maria di Leuca, un piccolo ma stupendo centro balneare e peschereccio che sorge nell’insenatura tra Punta Ristola e Punta Meliso. Letteralmente incastonata, come una pietra preziosa, in un tratto di costa alternato da scogliere e piccole calette di sabbia.

Le numerose grotte sono di grande interesse storico e naturalistico e i fondali marini sono un vero e proprio paradiso per il turismo subacqueo. I punti più belli sono accessibili solo via mare, ma tante sono le alternative da raggiungere a piedi e godersi un tuffo nel blu. Numerose e sontuose sono

le ville ottocentesche di stampo moresco, liberty e pompeiano, che si affacciano sul mare. Una scalinata di 184 gradini collega il Santuario di Santa Maria di Leuca (a picco sulla sulla costa e da cui godere di bellissimi panorami) al sottostante porto facendo da cornice all’Acquedotto Pugliese che sfocia in mare.

Tricase: di pregio il centro storico caratterizzato dall’imponente Castello dei Principi Gallone, con la torre e il torrione trecenteschi, oggi sede del Comune. A pochi passi, inizia l’elegante reticolo di architetture sacre, dalla barocca Chiesa di San Domenico alla maestosa Chiesa Matrice voluta dai principi Gallone, dalla Chiesa della Natività, con l’ipogeo della Cripta della Madonna di Pompei, fino alla rinascimentale Chiesa di San Michele Arcangelo, orgoglio di piazza Pisanelli, considerata una delle “sette perle” dell’architettura salentina.

Tricase vanta una suggestiva appendice sul mare, la deliziosa Tricase Porto, antico villaggio di pescatori, con una spiaggetta e il porticciolo dominato da Villa Torre, dove il tempo sembra essersi fermato. Qui si cucina ancora secondo l’antica tradizione marinaresca e i santi si onorano con affascinanti processioni a mare. Da Tricase Porto inizia il litorale tricasino, che prosegue in direzione di Marina Serra, lungo 8 chilometri di coste rocciose e selvatiche incastonate in una vasta insenatura naturale, dove si trovano anche la Grotta dei Monaci, ricavata nell’arenaria, e la Grotta Matrona, raggiungibile solo a nuoto.

Castro: Proseguendo verso Nord, in modo da avere la costa da ammirare sulla proprio senso di marcia, giungiamo a Castro, affascinante borgo medievale. Possiamo considerare questa località divisa in due parti ben distinte: da una parte Castro Marina, dove sorge anche il porto nei pressi del quale si vedono le grotticelle scavate che servono da magazzini per i pescatori; dall’altra Castro Superiore, borgo di antiche origine in posizione panoramica sul mare lungo un’estesa zona collinare. Le fortificazioni cinquecentesche, ancora visibili per ampi tratti, furono erette per difendersi dalle frequenti incursioni piratesche. Nella parte alta troviamo il castello eretto nella seconda metà del Cinquecento sulle rovine di un altro ancor più antico, e troviamo anche la Cattedrale, originaria del XII secolo e successivamente modificata nel tempo, in cui sono evidenti segni romanici e bizantini.

Santa Cesarea Terme: Riprendiamo la strada in direzione Santa Cesarea Terme, un piccolo centro di tremila abitanti che sorge su una grande scogliera a strapiombo sul mare, affacciata sul Canale d’Otranto. La fama di Santa Cesarea Terme è dovuta, naturalmente, alle sue acque termali con proprietà salsoiodiche e sulfuree, che sgorgano da quattro cavità naturali ad una temperatura attorno ai 30 gradi. L’abitato è ricco di ville costruite dai nobili della zona sul finire dell’Ottocento e di palazzine a schiera pronte ad accogliere i suoi visitatori. Sul suo territorio vi è anche una lieve collina verdeggiante dove crescono gli uliveti e le vigne. Le strade tracciano il percorso tra eleganti abitazioni che sembrano renderlo un paese di altri tempi.

Porto Badisco: Prima di giungere a Otranto è realmente obbligatoria una sosta a Porto Badisco (nella foto in alto) un vero diamante del Salento, dove, nella sua celebre caletta, si respira il profumo del vento, della salsedine, della macchia ed essenze mediterranee. Il mare di Porto Badisco è pescosissimo di ricci che si possono gustare nel chiosco adiacente il piccolo bar del borgo, di fronte al quale si trova uno straordinario belvedere che si affaccia sugli scogli. Secondo la leggenda, qui approd  Enea su una piccola imbarcazione, insieme al padre Anchise ed al figlio Ascanio. In questa magica località balneare di Puglia denominata appunto “approdo di Enea” si trova la famosa Grotta dei Cervi, la Cappella Sistina della preistoria, un complesso ipogeo, che quattro millenni fa ospit  i primi abitanti del Salento. Questa grotta sotterranea è lunga tre chilometri e racchiude migliaia di graffiti e dipinti con una vivacità dei colori che ancora oggi ci stupisce, peccato che per ragioni di sicurezza sia chiusa al pubblico dal 1970.

Otranto: Giungiamo infine a Otranto, chiamata anche “Porta d’Oriente”, si affaccia a sud dell’Adriatico sul Canale d’Otranto, lo stretto tra la Puglia e i Balcani che prende il suo stesso nome. Otranto è nota per la sua Cattedrale, terminata e aperta al culto nel 1088. La sua facciata fu ricostruita dopo l’invasione turca e di incomparabile valore è il mosaico pavimentale eseguito nel XII secolo oggi completamente restaurato. Al suo interno la Cattedrale conserva anche i resti degli 800 martiri uccisi dai Turchi durante la loro invasione. Ma oltre alla Cattedrale, Otranto offre anche la meravigliosa visione del Castello Aragonese, assieme alle torri, i bastioni e le mura. Il borgo antico presenta strette strade realizzate in pietra viva, che si snodano a serpentina tra le case, oggi in gran parte adibite ad ospitare numerosi e caratteristici negozietti e attività enogastronomiche. La città d’estate è particolarmente viva sia di sera sia di giorno grazie alla presenza di due piccole spiagge interne al centro urbano. Spostandosi di alcuni chilometri, poi, potrete rilassarvi in una delle grandi ed ariose spiagge nei pressi dei Laghi Alimini, un angolo di natura incontaminata facente parte anche di un parco regionale e che comprende posti incredibili come la Baia dei Turchi.

LA GRECIA SALENTINA

Partiamo da Lecce, capitale del Barocco e ci dirigiamo verso Copertino e Nard , ricca di palazzi, chiese, cappelle e singoli dettagli architettonici che la rendono una delle città del Barocco Leccese.

Proseguiamo alla volta di Gallipoli, la perla dello Jonio. Il centro è composto dalla città vecchia, posta su un’isola calcarea collegata alla terraferma con un ponte seicentesco, e dal borgo, che accoglie la parte più moderna della città.

Ripartiamo verso Parabita e Cutrofiano.

Attraverso la SP361-SP41-Sp363 giungiamo a Corigliano D’Otranto che appartiene alla storica regione della Grecìa Salentina, un’isola linguistica di nove comuni in cui si parla il griko, un antico idioma di origine greca.

Raggiungiamo Martano, il comune più popoloso della Grecìa Salentina e arriviamo a Galatina. Ci troviamo nel Salento centrale.

Ritorniamo a Lecce dove concludiamo il nostro viaggio, passando per la SP362.

LA PROVINCIA DI LECCE

Principali città toccate dall’itinerario: Lecce, Vernole, Otranto, Santa Cesarea Terme, Santa Maria di Leuca, Torre San Giovanni, Gallipoli, Lecce.

Descrizione dell’itinerario in moto

Partiamo da Lecce, nota come “la Firenze del Sud” o la “Firenze del Barocco” e ci dirigiamo attraverso la SP1 a Vernole. Nel territorio comunale sorge la Riserva naturale statale Le Cesine gestita dal WWF. Prendiamo la SP145 che ci condurrà a San Foca, località costiera del Salento il cui porto turistico è uno dei più importanti del litorale compreso fra Brindisi e Otranto.

Da qui procediamo in direzione di Otranto (SP366), il punto più ad est dello stivale, un gioiello del Salento, un territorio pieno di spiagge caraibiche, un luogo ricco di storia, arte, cultura.

Lasciata Otranto alle spalle procediamo sulla SP358 verso la stazione idrotermale di Santa Cesarea Terme caratterizzata dalla presenza di sorgenti termali di acque sulfuree che sgorgano a una temperatura di 30°. Il comune è arroccato su un ripiano della scogliera che si affaccia sul Canale d’Otranto.

Dopo aver ammirato il panoramo riprendiamo il nostro viaggio e ci dirigiamo a Castro per poi proseguire verso Santa Maria di Leuca, località turistica famosa soprattutto per le ville ottocentesche, costruite secondo vari stili.

Da qui prendendo al SS274 e la SP65 passiamo Torre San Giovanni e raggiungiamo Gallipoli, la perla dello Jonio, caratterizzata da basse scogliere e meravigliose spiagge.

Un giro nel centro storico è d’obbligo e dopo aver ammirato i numerosi monumenti, bisogna assaggiare la zuppa di pesce alla gallipolina, una vera prelibatezza.

A pancia piena risaliamo in sella alla nostra moto e riprendiamo la strada di “casa”.. torniamo a Lecce, città in cui ha avuto inizio il nostro splendido viaggio.

 

SALENTO GOOD VIBRATIONS

Principali città toccate dall’itinerario: Santa Maria di Leuca, Gallipoli, Presicce, Otranto, Galatina, Lecce, Santa Maria di Leuca.

Descrizione dell’itinerario in moto

Dall’Hotel Terminal di Santa Maria di Leuca ci dirigiamo verso Gallipoli (dal greco “kale’ polis”, “la città bella”): la città bella, dai mille volti dipinti dal sole, avvolta di luci e profumi, dove le strade lucide di pietre e di passi introducono quadri di marine appesi nel cielo, dove tutto ha voce per raccontare un mondo sospeso tra presente e passato, in un tempo dai contorni sfumati di favola. Tappe principali: il borgo antico, arroccato su di una isola e difeso da alte mura, collegato alla terraferma da un ponte di pietra che sostituisce l’originario istmo, la fontana ellenistica, i vicoli tortuosi, le candide corti, le chiese-pinacoteca, il museo civico, i frantoi ipogei, il mercato del pesce.

Da qui ci dirigiamo verso Presicce: lontano dai tradizionali circuiti turistici, Presicce ammalia il viaggiatore come un gioiello appena cesellato, adagiato in una valle di ulivi inargentati. E’ un miracoloso equilibrio tra il colore dorato del carparo di eleganti palazzi settecenteschi e il labirintico andare tra candide corti nelle case comuni, tra le raffinate decorazioni di un barocco maturo e il silenzioso, nobile corso che percorrevano pellegrini devoti in cammino per Leuca. Raccolto, palpitante di ricordi il Museo della civiltà contadina nel Palazzo Marchesale è il giusto prologo all’eccezionale complesso di 9 frantoi ipogei intercomunicanti che traforano la piazza antistante. Incantevole la vista dai giardini pensili: un punto di osservazione tutto particolare sulla Chiesa e la colonna di S. Andrea, su terrazze e balconi, fino a scorgere lontano, all’orizzonte, il velo tremulo degli ulivi. Tappe principali: la Chiesa e la colonna di sant’Andrea,il Palazzo Ducale con il Museo della Civiltà contadina, i giardini pensili, i Frantoi ipogei di Piazza del Popolo.

Proseguiamo con la visita di Otranto: piccola, chiusa tra le sue mura, poggiata sul mare, bellissima. Un incantesimo di palazzi dorati e un prodigio di viuzze bianche. Qui ad Otranto si fa la conoscenza del Bene e del Male attraverso le immagini di un mosaico di pietra, un vero e proprio tappeto di preghiera, nell’antica cattedrale normanna. Tappe principali: la Cattedrale dell’Annunziata, la chiesa bizantina di San Pietro, il castello aragonese – Rientro in albergo – Pranzo – Lezione di cucina e degustazione di liquori selezionati da “La Dispensa di Caroli” nelle scuderie di Villa La Meridiana – Accompagnati da una guida dedicata in moto, visita di Santa Maria di Leuca, l’unica località in Italia dove il sole sorge dall’Adriatico e tramonta sullo Ionio. Tappe principali: la Basilica pontificia minore de Finibus Terrae, sull’ estremo promontorio Japigio, e il suo complesso monumentale, il Museo della Basilica con la collezione di arte contemporanea “Vito Mele”, la torre dell’ Omo Morto (XVI sec.), le ville ottocentesche (esterno).

Il nostro trour prosegue in direzione Galatina, città dal fascino sottile, città dalle mille narrazioni di principi crociati e bionde regine raccontate nei colori di una straordinaria basilica medioevale, città elegante dal sobrio barocco e dolci balconi, città inquietante con le oscure vicende di donne tarantate, città sensuale dal gusto speciale di “mustazzoli” ed africani…E ancora storie moderne di artisti, patrioti, musicisti e, per chi volesse, il percorso di un Museo cittadino. Tappe principali: piazza Alighieri, Chiesa SS. Pietro e Paolo con la cappella delle Tarantate, Basilica di Santa Caterina, chiostro.

E ora Lecce, con i merletti di pietra dei suoi monumenti barocchi. Tappe principali: il complesso

monumentale di Piazza Duomo con il Palazzo Vescovile, la chiesa di Sant’Irene, Palazzo dei Celestini, la Basilica di Santa Croce, Piazza S. Oronzo con l’ Anfiteatro Romano e il Sedile – Shopping nell’ isola pedonale del centro storico nei laboratori artigianali di cartapesta e pietra leccese.

Concludiamo il nostro viaggio alla scoperta del Capo di Leuca: le “Centropietre” e “Leuca piccola” per poi far ritorno all’Hotel Terminal di Santa Maria di Leuca.

 

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