Il Capo di Leuca, a Sud
Alla fine della terra inizia la vacanza: nel Capo di Leuca, punta estrema d’Italia, basta ascoltare il silenzio di una grotta marina per godere di una sensazione di naturale benessere. Perfino le tempestose mareggiate o lo sciabordare delle onde che accarezzano le ultime bagnarole rimaste lungo la costa assicurano emozioni intense. E se il mare, sopra e sotto, è tutto da scoprire, non da meno sono le testimonianze storiche, artistiche e naturali che hanno contribuito a fare del Capo di Leuca una meta di rara suggestione. Perché qui al tacco dello stivale ci sono cose da vedere, da fare, da provare.
Benvenuti in qualsiasi periodo dell’anno, per un’indimenticabile vacanza.
Alessano – Montesardo – Novaglie
Famoso per aver dato i natali a Don Tonino Bello, stimato vescovo di pace di cui recentemente è stato avviato il processo di beatificazione, Alessano vanta un centro storico con le caratteristiche case a corte che, unitamente a quello della sua frazione Montesardo, è oggi ricercatissimo dai turisti, anche inglesi.
Le prelibatezze dei prodotti da forno, frise di grano duro e tarallini in primis, l’eccellente olio extravergine d’oliva, le ville gentilizie, l’insediamento rupestre di Macurano, lo rendono particolarmente interessante per soste golose e culturali.
Corsano – Guardiola – Funnuvojere
La seicentesca torre di avvistamento di Specchia Grande lungo la costa adriatica, leggermente arretrata dal mare, in aperto paesaggio campestre, testimonia il legame di Corsano con i pescosi fondali ricchi di tonni, palamite e ricciole; nelle località marine di Guardiola e Funnuvojere l’armonia del paesaggio rurale con le pajare, i caratteristici trulli un tempo ricovero degli attrezzi dei contadini oggi recuperati per l’ospitalità turistica, si fonde con i muretti a secco ed i tratturi da gustare in incantevoli escursioni in bicicletta.
A Corsano, famosa nel mondo per la produzione di cravatte artigianali, da non perdere le folkloristiche feste di S.Maura e S.Biagio, segni unici di una religiosità tipica del Capo di Leuca.
Gagliano del Capo – Ciolo – San Dana – Arigliano
La meraviglia di un tuffo nelle rigeneranti acque del Ciolo, lo strepitoso fiordo che si apre lungo la costa gaglianese, è pari a quella che suscita la visita il patrimonio di grotte marine che si aprono nella falesia calcarea in un crescendo di intensità di emozioni. La cripta di San Dana, i numerosi frantoi ipogei, i palazzi Daniele e Bitonti, la staordiniaria produzione pittorica di Vincenzo Ciardo, originario di questa terra, ammirabile anche in numerose pinacoteche italiane, la stazione ferroviaria di Arigliano, la piu’ a sud, meritano di dedicare una parte della vacanza nel Capo di Leuca a Gagliano del Capo
Morciano di Leuca – Torre Vado – Barbarano
I pomodori di Morciano di Leuca sono gli ingredienti che hanno reso ancor piu’ apprezzata la gastronomia salentina nel mondo. Al piacere della tavola si aggiunge il relax che offre la ridente marina di Torre Vado che esprime, particolarmente nella primavera ed in autunno, tutto il fascino di una vacanza nel Capo di Leuca. Le cappelle religiose, il castello padronale con tipica architettura militare, il ristrutturato Palazzo Valentini, oggi sede municipale, le case a corte, l’abile maestria degli artigiani gareggiano per interesse con Leuca Piccola, il complesso storico-monumentale alla periferia di Barbarano, dove nei secoli passati sostavano i pellegrini diretti al Santuario di S. Maria di Leuca De Finibus Terrae.
Patù – San Gregorio
I resti archeologici della antica città messapica di Veretum sono l’emblema del ricco patrimonio storico di Patù che annovera tra l’altro la chiesa di S.Giovanni Battista ed il complesso monumentale del delle Centopietre, realizzato con monoliti nel secolo IX per accogliere le spoglie mortali del Barone Germiniano. Centro di attività culturali è il Palazzo Liborio Romano, figlio primogenito di una nobile ed antica famiglia di Patù personaggio del Risorgimento italiano e ministro con Giuseppe Garibaldi, che si affaccia nella piazza del centro storico da dove dirigersi verso la marina di San Gregorio per gustare le mitiche linguine ai ricci di mare preparate dagli innovativi chefs, non prima di una sosta golosa nelle pasticcerie dove regna incontrastato il pasticciotto, protagonista dell’inizio di giornata di ogni turista gourmet.
Salve – Ruggiano – Pescoluse – Torre Pali
Le imponenti costruzioni a secco che si elevano nella campagna nel feudo di Salve, le colombaie e le aie sono l’espressione della vocazione agricola che oggi si rinnova nell’economia turistica con le ricercatissime spiagge dello Jonio. Imperdibile, lungo la costa da Torre Pali a Pescoluse, è il bagno nelle acque dalle mille gradazioni del blu cobalto e del verde smeraldo lambite dal cordone retrodunale dove vegetano il ginepro, il mirto, il lentisco in un’esplosione di macchia mediterranea profumatissima. I complessi masserizi di Santo Lasi, Borgini, Don Cesare, Fano, Pali, testimoni di una splendida architettura rurale, segnano le tappe di un percorso di trekking naturalistico che non puo’ concludersi senza la visita del Santuario di S.Marina a Ruggiano
Tiggiano
La torre colombaia ed il querceto del giardino storico del Palazzo baronale, oggi residenza municipale, valgono da soli una visita nel cuore del nucleo storico di Tiggiano; all’ombra della torre campanaria e dell’orologio della chiesa dedicata al patrono S.Ippazio, troverete sicuramente tiggianesi oltremodo cortesi che vi accompagneranno nei caratteristici forni a pietra alimentati con ramaglie di ulivo per scoprire come la degustazione di una frisa di grano duro, con pomodorini, olio extravergine d’oliva e finocchietto selvatico o capperi, è diventata la star gastronomica della vacanza nel Capo di Leuca. Il massimo sarà capitarci durante la fiera patronale di gennaio quando la banda del paese e le luminarie sfavillanti trasformano l’ambiente e l’aria che si respira.
Tricase – Lucugnano – Tutino – Sant’Eufemia – Caprarica – Depressa – Tricase Porto – Marina Serra – Tricase Porto
Tutto l’appeal del Capo di Leuca si puo’ ritrovare concentrato a Tricase: il Palazzo dei principi Gallone, la Torre delle Palane, le ville gentilizie della marina, le chiese con le confraternite religiose, l’Abbazia del Mito e le cappelle rurali fondate dai Basiliani. Anche il Bosco delle Querce Vallonee è inserito nel Parco costiero della Penisola Salentina: il mastodontico esemplare della quercia dei Cento Cavalieri, un vero monumento della natura, è il piu’maestoso monumento arboreo della Puglia con un tronco dal diametro di oltre quattro metri. Ma è il ricco panorama delle lavorazioni artigianali che ha fatto di Tricase un rinomato centro di shopping: tra i souvenir piu’ambiti da portare in valigia al termine della vacanza nel Capo di Leuca tessuti, ricami e merletti, oggetti artistici in pietra leccese, scicchissime terracotte dipinte interamente a mano, decorativi arredi in ferro battuto e rame.
Santa Maria di Leuca – Castrignano del Capo –Giuliano di Lecce – Salignano
Vista dal mare Santa Maria di Leuca si rivela con un paesaggio ed una luce di rara bellezza, preservata dal promontorio Japigio su cui svetta la basilica pontificia minore di Santa Maria de Finibus Terrae ed il bianco faro. Cesellata dall’azione del vento, la costa è un susseguirsi di scogliere rocciose a picco sul mare, grotte e cavità marine di impareggiabili forme e colori. Tra poseidonie e banchi di corallo bianco, sono pesci e crostacei i veri signori di queste profondità ricche di triglie, scorfani, aragoste e cernie giganti. Nella campagna dei dintorni, attraverso Castrignano del Capo, Salignano e Giuliano di Lecce, non mancheranno di stupirvi i mandorli in fiore a fine dicembre, l’operosità di una civiltà contadina che cura con maniacale perizia ogni appezzamento di terreno e l’antica saggezza popolare che ritroverete perdendovi nei caratteristici borghi a contatto con l’amabile ed ospitale gente del Capo di Leuca.